Mostrare la cellulite senza timore è la risposta al body shaming. La lezione di Lindsey Vonn
Con quel suo corpo scattante e muscoloso Lindsey Vonn, 36 anni, ha vinto di tutto: un oro olimpico, due ori iridati, quattro Coppe del Mondo generali e sedici di specialità. Eppure non è bastato per salvarsi dal ciclone del body shaming. La campionessa di sci è stata violentemente attaccata dagli haters per la sua cellulite dopo la pubblicazione di alcuni scatti che la ritraevano in bikini mentre si trovava in vacanza per festeggiare il suo compleanno.
Tuttavia la Vonn ha saputo reagire con coraggio e determinazione pubblicando di nuovo le stesse foto ma stavolta accompagnate da una lunga caption: «Non sono una taglia zero e per me va bene. Una cosa che posso assicurare a tutti voi è che non ho mai modificato le mie foto con Photoshop e ne sono orgogliosa. Non ho mai subito alcun tipo di chirurgia plastica. Niente Botox, niente filler, niente mini interventi chirurgici. Letteralmente niente. Sono 100% naturale e 100% Lindsey».
E poi ha proseguito: «Anche come atleta ricevo tanti commenti spietati che fanno a pezzi il mio corpo e ammetto che a volte mi fa male. Ma sono una persona normale. A volte il mio stomaco si piega, si vede la cellulite sul sedere o non riempio bene la parte superiore del costume. Sono orgogliosa di quanto io sia forte. Per chiunque si senta imbarazzato o depresso riguardo al proprio aspetto: siate forti, sani e amate voi stessi, non importa quello che dicono gli haters».
Ma la sciatrice non è stata l’unica in questi mesi a subire attacchi di body shaming da parte degli haters. Molte sono le star e le influencer che hanno denunciato questo problema e che si stanno battendo per l’accettazione del corpo della donna in tutte le sue forme ed evoluzioni. Tra queste ci sono la modella Ashley Graham e l’influencer italiana Beatrice Valli.