Vacanze restando in città: 6 grand hotel dove passare una giornata al top
In vacanza nella propria città, provando i lussi di un grand hotel anche senza dormirci: piscine, spa, ristoranti meravigliosi, esperienze speciali mai fatte. Quest’estate così anomala in cui per tanti è difficile partire, è il momento migliore per provare: tutti meritiamo di staccare viziandoci un po’, tanti hotel esclusivi offrono spazi e servizi che garantiscono l’effetto vacanza anche con fughe di poche ore (che sono molto meno costose di una camera), e soprattutto sono una novità dato che fino a pochi mesi fa in molti casi erano riservati solo agli ospiti interni. Nella gallery sopra ne trovate sei, dove sentirvi in viaggio trascorrendo qualche ora o intere giornate di totale relax.
Sono icone dell’ospitalità italiana: grandi alberghi di alcune delle città d’arte più belle e famose del nostro Paese. Mete cult dell’estate, anzitutto per gli stranieri, dove però ora ci sono solo i cittadini dato che i turisti non sono arrivati per via del blocco dei viaggi imposto dall’epidemia: «Sono le mete più colpite dalla crisi del Covid: casi come Firenze o Venezia hanno perso fino all’80% delle presenze, e ovunque è venuta meno quella grossa fetta di mercato proveniente anzitutto da Stati Uniti e Brasile che in Italia occupa le strutture di lusso», dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.
Gli hotel che vedete nella gallery sopra sono infatti alcuni esempi tra quelli che, nonostante tutto, anziché chiudere per tutta la stagione in attesa che lo scenario cambi, hanno potuto spalancare le loro porte. «Chi ora apre un albergo senza turisti lo fa se ha solide basi economiche per dare un segnale di fiducia e di ottimismo: è importante – prosegue Bocca – che i dipendenti possano tornare a lavorare e che i cittadini vedano aperti i portoni di strutture storiche, ma anche che si sentano accolti in un luogo dove trascorrere qualche ora di svago», prosegue il presidente.
«Prima del Covid – dice Bocca – gli hotel di lusso lasciavano aperti agli esterni solo i ristoranti o al massimo la spa mantenendo tanti altri servizi, come le piscine, riservati a chi pernottava. Ora, proprio grazie al fatto che ci sono meno camere occupate, e senza correre il rischio di sovraffollamento, c’è spazio per accogliere tutti. Non è un modo per far cassa: offrire servizi agli esterni non basta a coprire le spese di un grande albergo, è – ripeto – un segnale di apertura», dice Bocca, che per la prima volta quest’estate apre agli esterni piscina e giardino del suo Sina Villa Medici, a Firenze.
Frequentare gli hotel di città anche solo per qualche ora potrebbe essere anche una buona occasione per ripensare il nostro modo di viverli. «A differenza di quanto avviene all’estero, tanti italiani percepiscono gli hotel quasi con diffidenza associandoli allo stereotipo del turista, senza pensare che potrebbero essere un’alternativa per un pranzo, una cena, un appuntamento di lavoro, o anche una piccola vacanza senza partire. Certamente per gli alberghi la stagione sarà un’occasione per reinventarsi, ma anche un modo per tenersi in allenamento: presto la crisi finirà e sono fiducioso che torneremo ai grandi numeri di sempre». Per vedere gli hotel sfogliate la gallery
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