I migliori libri a tema business per l’estate
Agosto, tempo di relax, ma spesso e volentieri è anche un momento in cui tendiamo a trarre dei bilanci. Tanto più in questo complicatissimo anno: mentre gli esperti allertano sui postumi dello stress da pandemia e contagio, in tanti si trovano a dover fare i conti con scenari lavorativi mutati, talvolta anche in maniera drastica. In tutti quei casi in cui ci sia bisogno di rimettere a fuoco gli obiettivi di carriera, farsi venire in mente qualche nuova idea di business o, ancora, rafforzare la propria autostima dopo un periodo no, i libri di self help possono rivelarsi un alleato importante. Ovvio, sul mercato c’è di tutto e occorre un minimo di selezione per mettere le mani su prodotti editoriali validi, ma come testimoniano star quali Cindy Crawford, Serena Williams e Gwyneth Paltrow, accomunate dalla passione per i libri di self help, a volte queste letture possono rivelarsi illuminanti. E, come promesso dal loro nome, aiutare davvero.
Mini storia dei libri di self help a tema business
Come ricorda Davide Cortesi, consulente di direzione e formatore senior, specializzato in psicologia del lavoro, «il trend dei libri di business self help si sviluppa in territorio americano a partire dagli anni ’30, grazie al lavoro svolto da Dale Carnegie, classe 1888, tra i primi a lanciare corsi e libri dedicati allo sviluppo personale e ai temi della leadership e delle relazioni di lavoro. Il suo bestseller Come trattare gli altri e farseli amici (Simon & Schuster, 1936), viene considerato a oggi un testo ancora attuale, consigliato da diversi coach e dalle migliori scuole di sviluppo personale. Ovviamente è con gli anni ’80, il decennio degli Yuppies e delle carriere veloci, che questa tipologia di libri vive il suo boom. Nel 2020 questo genere di letture associa spesso a temi prettamente business argomenti di psicologia, benessere e mindfulness».
Come discernere tra libri self help validi e libri «fuffa»
Domandone: come individuare un libro di self help valido, ossia con contenuti utili e, soprattutto, scritti da persone competenti? Siamo onesti: a vedere certi titoli in fila alle casse dell’Autogrill viene la tentazione di tenersi alla larga da queste letture. Spiega Cortesi: «questo avviene perché il mercato offre un’esagerazione di testi. Il primo aspetto da valutare è la preparazione dell’autore: qual è il suo background? Quali sono i suoi studi? Qual è la sua esperienza? Chiunque può scrivere un libro di self help, ma solo pochi autori possono vantare un curriculum solido, in grado di garantire l’affidabilità delle proprie teorie e tecniche. Anche il buon vecchio istinto guida bene: osservando l’autore su YouTube o sui social, che sensazioni vi dà? Se vi infonde fiducia e vi incuriosisce è un’ottima cosa. Ovvio, non è un metodo infallibile, ma spesso la famosa sensazione di pancia conduce al libro giusto per sé. L’ultimo consiglio poi è quello di gustarsi questi libri con quella leggerezza che adottereste con la classica lettura da ombrellone. E non per svilire l’autore o il contenuto del libro, ma semplicemente per assorbire i concetti con il giusto grado di consapevolezza e distacco, elementi necessari per valutare in maniera critica quanto scritto. Se vi ritrovate in quelle parole, se determinate frasi vi restano impresse e, soprattutto, vi fanno riflettere, potreste aver trovato il libro giusto per voi».
Nella gallery, alcuni spunti, con consigli di nuovi libri da infilare in valigia.