«Storie Maledette»: ecco di cosa parleranno le due nuove puntate
Le due nuove puntate di Storie Maledette che saranno trasmesse il 7 e il 14 giugno in prima serata su Raitre non sono state girate durante il lockdown, ma diverso tempo prima. «Il coronavirus non permette più di entrare nelle carceri, non possono farlo i parenti dei detenuti, figuriamoci noi» rivela Franca Leosini in un’intervista a Open, anticipando i casi che tratterà nei due prossimi appuntamenti del programma: quello di Francesco Rocca, accusato dell’omicidio della moglie Dina Dore, e quello di Sonia Bracciale, condannata per essere stata la mandante dell’omicidio del marito Dino Reatti. «Sono tragedie umane, ma basta parlare di femminicidio. Mi vengono i brividi a sentire questa parola, è proprio brutta dal punto di vista lessicale. Si tratta di un omicidio, punto. E poi, esiste forse il maschicidio? Chi viene ucciso è una vittima a prescindere dal sesso» puntualizza Leosini prima di entrare nei temi che saranno oggetto della sua indagine televisiva.
https://twitter.com/StorieMaledette/status/1264817065053106179La prima puntata della nuova edizione di Storie Maledette, quella che vedremo domenica 7 giugno, è intitolata «Quello scotch che sigilla un mistero»: «Il titolo della puntata non è casuale. Lo scotch, infatti, è un elemento fondamentale in questa brutta storia. Francesco Rocca, il marito della vittima, rigetta ancora oggi tutte le accuse e, infatti, non viene condannato per aver ucciso la moglie ma per esserne stato il mandante. Insomma, si macchia la coscienza ma non si sporca le mani» puntualizza Franca Leosini: nel marzo 2008 Dina Dore viene, infatti, soffocata con quello che sembra un nastro da imballaggio davanti alla figlia di 7 mesi. Rocca, condannato all’ergastolo, rivela nel corso dell’intervista: «non so cosa sia successo, non lo sapevo allora e non lo so adesso» afferma insistendo sulla sua innocenza.
Il secondo caso, che Raitre trasmetterà domenica 14 giugno, è, invece, incentrato su Sonia Bracciale, condannata per l’omicidio del marito Dino Reatti, preso a sprangate nel cortile del proprio casolare di Anzola Emilia la notte tra il 7 e l‘8 giugno 2012 e morto poco dopo in ospedale. Bracciale è accusata, infatti, di essere stata la mandante di Thomas Sanna e Giuseppe Trombetta, che si sono macchiati del delitto in sé. In appello, alla donna è stata aumentata la pena creando quasi un precedente nella storia del tribunale italiano: l’intervista della Leosini si concentrerà su questo, mentre la giornalista rivela che le altre due puntate di Storie Maledette previste per questa stagione saranno girate appena l’emergenza coronavirus lo renderà possibile. Nel frattempo, Leosini parla di un nuovo progetto televisivo top secret, già «depositato e approvato», sempre per la Tv di Stato, per la quale continuerà a collaborare in futuro: «Se lasci un amore è perché hai smesso di amarlo, io invece “sono Rai 3”».