Christoph Waltz: «Definitivamente a Chioggia»
Questo articolo fa parte di una serie di lettere d’amore all’Italia, scritte da grandi attori e registi. È stato pubblicato sul numero speciale 20/21 di Vanity Fair diretto da Paolo Sorrentino, in edicola fino al 2 giugno 2020
Molti, molti anni fa, deve essere stato all’inizio degli anni Settanta, viaggiai con un gruppo di amici da Orvieto o Perugia indietro a Vienna. Passammo una notte fuori. Ricordo il momento del risveglio, quando non sai dove sei e un po’ alla volta ricostruisci le coordinate. Cercando di tradurre quegli attimi a parole, ho raccolto alcune impressioni.
È diventato qualcosa che sembra una poesia.
Non lo è. O, forse, sì, non saprei.
…………………………………………………………………………………
Rilascio incantato – svelato dall’aspettativa – io che prendo coscienza di me stesso – dato per scontato.
Ronzio borbottante – melodie distanti – sciabordio
di luce – bianca e blu al di là.
Il motore di una barca – voci che chiamano –
sole sul soffitto – la tenda che si muove.
Una mattinata splendente.
Lo sferragliare del porto, rumore di strada, finestra aperta, un letto scomodo in una camera semplice,
un hotel economico in un giorno normale.
Probabilmente un giorno passata la Pasqua.
Definitivamente a Chioggia.
— Christoph Waltz —
Traduzione: Patrick Quigley
Foto: Getty Images