Coronavirus, due vittime e controlli per migliaia di persone: cosa succede in Italia
C’è una seconda vittima per il coronavirus in Italia. La notizia è di sabato mattina. In Lombardia è morta una donna. Secondo fonti sanitarie citate dall’Ansa il caso potrebbe essere collegata a quelli di Codogno: la donna, 75 anni, è passata attraverso il pronto soccorso dell’ospedale. Sono 27 i casi in Lombardia la maggior parte nel Lodigiano, dove sono stati accertati i primi casi in Italia, e c’è un caso all’Ospedale Civile di Cremona, un paziente ricoverato da 5 giorni in reparto di pneumologia.
Sarà chiuso e svuotato nel giro di 5 o 6 giorno l’ospedale di Schiavonia, nel padovano, dove è morto il primo italiano a causa del coronavirus. La vittima è Adriano Trevisan, 78 anni. L’uomo risultato positivo al Coronavirus è morto alle 22 e 45 di venerdì. In Veneto ci sono altri due casi.
LA VITTIMA
Adriano Trevisan viveva a Vo’ Euganeo. Era in pensione dove aver avuto una piccola impresa nell’edilizia. Aveva tre figli. Era ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie e non è stato fatto subito il test per il Coronavirus perché non aveva avuto contatti diretti con la Cina.
Nello stesso ospedale è stato ricoverato un 67enne risultato a sua volta positivo al Covid 19. Il tampone è stato fatto solo quando le sue condizioni sono peggiorate. Frequentavano gli stessi due bar del posto che sono stati ora chiusi con un’ordinanza del sindaco. Le 4200 persone che vivono in paese saranno controllate. Sono chiuse scuole, negozi e uffici, esclusi i servizi essenziali.
ISOLAMENTO
Sono in isolamento nelle loro abitazioni i familiari dei due. I pazienti dell’ospedale saranno dimessi o trasferiti, a tutti sarà fatto il tampone per escludere la positività al virus. L’altro contagiato in Veneto è in rianimazione a Padova, dopo essere passato per il pronto soccorso di Mirano e la rianimazione di Dolo. Anche lui ha 67 anni.
«L’obiettivo è contenere in aree geografiche limitate l’epidemia», ha spiegato il ministro della Salute Speranza parlando del Veneto e della provincia di Lodi, dove sono già 10 i comuni in quarantena. Il premier Giuseppe Conte ha aggiunto: «Rassicuriamo tutta la popolazione al momento abbiamo messo in quarantena tutte le persone che sono venute in contatto con i casi certificati positivi».
LODI E IL PAZIENTE ZERO
In Lombardia sono 16 i casi accertati. Il primo noto è un 38enne originario di Castiglione d’Adda e residente a Codogno, ricoverato all’ospedale di Codogno in terapia intensiva, in prognosi riservata. Ha a sua volta contagiato anche la moglie incinta e un suo compagno di sport, ricoverati al Sacco di Milano, punto di riferimento nazionale per le bioemergenze insieme allo Spallanzani. Qui c’è anche il cosiddetto paziente 0 quello che senza sintomi evidenti avrebbe contagiato l’amico. L’uomo dirige due fabbriche in Cina, è tornato in Italia il 21 gennaio e per il blocco dei voli non ha potuto fare rientro. È stato prelevato di notte dall’abitazione dei genitori dopo che si è capito che poteva essere l’origine del contagio.
Sono positivi tre anziani di Codogno, cinque operatori sanitari dell’ospedale e tre pazienti. Dovrebbero essere tutti portati al Sacco di Milano. Si attendono i risultati del test del medico di famiglia e di una collega del 38enne. Controllate e in isolamento le decine di persone che l’uomo contagiato può aver incontrato negli ultimi 15 giorni. Tre paesi, Castiglione d’Adda (4.600 abitanti), di Codogno (16 mila abitanti) e di Casalpusterlengo (15 mila e 200 abitanti), sono in una sorta di quarantena con l’indicazione per gli abitanti di non uscire e di chiamare il 112 in caso di febbre o sintomi.
Il commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha spiegato che sono state individuate due strutture su Milano e Piacenza per 150-180 persone in totale per l’eventuale isolamento. Un’ordinanza del ministero della Salute prevede «la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva» per chiunque nei precedenti 14 giorni sia arrivato in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia e impone «l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette».
IL RESTO D’EUROPA E IL MONDO
L’obiettivo è contenere il contagio come è stato fatto negli altri paesi europei dove ci sono stati focolai: in Francia e in Germania. I casi qui sono stati entro i 20 contagiati. Il nuovo bilancio delle vittime del coronavirus nel mondo, pubblicato dalla mappa online della statunitense Johns Hopkins University, sale a 2360 morti. I casi confermati di contagi sono 77270 e 18898 le persone guarite al momento. È ormai considerato guarito anche il ricercatore italiano rientrato da Wuhan e ricoverato allo Spallanzani di Roma. Atterrato infine intorno alle ore 6.40 di stamattina all’aeroporto militare di Pratica di Mare il KC767A dell’Aeronautica militare con a bordo gli italiani rimpatriati dalla nave da crociera Diamond Princess bloccata in Giappone. Sono in tutto 19 i rimpatriati che saranno trasferiti alla cittadella militare della Cecchignola dove trascorreranno il periodo di isolamento.