Spegnere l’infiammazione con la dieta Zona
Ridurre, risolvere, riparare: vi presentiamo le tre “R” necessarie per spegnere l’infiammazione silenziosa e al contempo pericolosa che troppo spesso interessa il nostro organismo, frutto di cattive abitudini, tra eccesso di zuccheri, fumo, stress (e la lista è ancora lunga). Questi tre verbi sono i pilastri su cui poggia la nota dieta Zona, in auge da diversi decenni e, a differenza di tanti programmi alimentari divenuti famosi, non indirizzata in primis al dimagrimento, bensì alla salute complessiva dell’organismo. Messa a punto dal biochimico americano Barry Sears, di recente ospite al Congresso dell’Ordine Nazionale dei Biologi tenutosi a Roma, questa strategia alimentare si proclama non a caso anti infiammatoria. Attraverso il bilanciamento di macronutrienti, acidi grassi omega-3 e polifenoli, in effetti, la dieta Zona punta proprio a questo: regalare a chi la segue una vita longeva in salute. Ecco che cosa ci ha raccontato il suo inventore, presidente della Inflammation Research Foundation.
Quali sono i principi della dieta Zona?
«Lo scopo principale di questo programma è quello di ottimizzare la naturale risposta di guarigione dell’organismo in seguito a qualunque tipo di stato infiammatorio. In questo modo non solo rende possibile raggiungere un maggiore benessere, ma aumenta la longevità in salute».
Nella pratica, quali elementi rendono possibile questa strategia?
«La stessa dieta Zona, che altro non è che un programma alimentare a restrizione calorica e con una precisa composizione di macronutrienti, finalizzato a ridurre l’infiammazione. Ma è cruciale anche assumere livelli adeguati di acidi grassi omega 3 e, in parallelo, assicurarsi buone quote di polifenoli, antiossidanti naturali che conferiscono colore agli ortaggi, elementi preziosi per la nostra salute».
Abbiamo prima nominato le tre R che ispirano la dieta Zona.
«Queste tre R concorrono egualmente all’obiettivo finale: si parte dalla Riduzione dell’infiammazione, cui segue la Risoluzione dell’infiammazione residua e, infine, la Riparazione del danno provocato dalla stessa infiammazione. In gergo scientifico, questa interazione di geni e ormoni che si innesca per bloccare l’infiammazione prende il nome di “risposta di risoluzione”. Si tratta di un un meccanismo controllato dalla nostra alimentazione. Ecco perché la dieta Zona prende anche il nome di “positive nutrition”».
Esistono evidenze scientifiche a sostegno della dieta Zona?
«La comunità scientifica ha validato questo programma, come dimostrano gli oltre 35 studi clinici che ne hanno dimostrato l’efficacia. Ad esempio è la Zona la dieta raccomandata dal Joslin Diabetes Center della Facoltà di Medicina di Harvard per trattare il diabete di tipo 2».
I grassi buoni omega 3 fanno parte della dieta Zona. Quali cibi ne sono più ricchi?
«In effetti la migliore fonte di grassi per il corpo e il cervello è rappresentata dagli acidi grassi omega 3 a catena lunga, che potete trovare nel pesce e nell’olio di pesce. Perché sono importanti? Come si è visto da studi recenti, rappresentano gli elementi costitutivi di un gruppo di ormoni chiamati resolvine, responsabili della risoluzione dell’infiammazione. Il fatto è che per produrre livelli adeguati di questi ormoni resolvine ciascuno deve avere livelli adeguati di acidi grassi omega 3 in circolo».
Seguendo la dieta Zona si perde peso?
«Ci tengo a distinguere tra dimagrimento tout court e perdita di massa grassa in eccesso. L’unico modo per raggiungere questo secondo obiettivo è consumare quantità inferiori di calorie. Tuttavia perché gli sforzi siano coronati dal successo è bene non avvertire un costante senso di fame o affaticamento. La dieta Zona permette di arrivare a entrambi gli obiettivi grazie a un controllo ormonale continuo a ogni pasto, mantenendo stabili i livelli di zuccheri nel sangue e prevenendo l’ipoglicemia, ossia livelli di zucchero troppo bassi, da cui la fame e la spossatezza mentale».
Curiosi di sapere di più sulla dieta Zona? Nella gallery abbiamo raccolto le indicazioni di Barry Sears per una donna normopeso che voglia seguire questo programma alimentare. In palio una salute di ferro (e anche il bonus di una gradita silhouette snella).