Ficarra e Picone: «Il nostro nuovo film, che è insieme laico e cristiano»
Ficarra e Picone dal 2019 vengono sbalzati indietro nel tempo all’anno zero, quando Maria dava alla luce Gesù. Il duo comico, che il prossimo anno festeggerà 25 anni di carriera, dirige Il primo Natale (nelle sale dal 12 dicembre), la loro prima commedia di stampo natalizio. I due riusciranno a eguagliare il successo del precedente L’ora legale (2017) che aveva totalizzato al box office oltre 10 milioni di euro? La disputa non sarà facile: a breve usciranno gli attesi Star Wars e Pinocchio. Lo spunto de Il primo Natale nasce dal viaggio nel tempo: «Siamo tornati bambini, invece di vestirci da Zorro ci siamo travestiti da anno zero», afferma Ficarra. «È divertente quando i comici vengono trasportati in un’altra epoca», aggiunge Picone, «ci siamo sentiti un po’ come Roberto Benigni e Massimo Troisi in Non ci resta che piangere, ma anche come Boldi e De Sica in A spasso nel tempo e come Fantozzi (in SuperFantozzi ndr)».
La risata è garantita quando Salvo, un ladruncolo di oggetti sacri, e Valentino, un parroco fissato per il presepe vivente, si ritrovano improvvisamente catapultati da un paesino siciliano alla Palestina. È qui che incontreranno il cattivissimo Erode (Massimo Popolizio), i romani, gli zeloti e ovviamente Maria e Giuseppe, che però non assomigliano all’iconografia classica tanto impressa in Valentino. «I protagonisti sono due uomini molto diversi, ma entrambe sono accecati», racconta Ficarra, «il loro viaggio in Palestina sarà soprattutto interiore». In questa commedia insomma non si ride e basta.
«Volevamo realizzare un film che insieme fosse laico e cristiano», spiega il duo,«che mettesse al centro l’uomo e l’attualità». Senza spoilerare, come ci chiede la coppia che a gennaio sederà per il sedicesimo anno consecutivo dietro il bancone di Striscia la notizia, il pubblico si renderà conto di quanto questo film, che ci porta indietro nel tempo di duemila anni, sia attuale. «Il viaggio è dentro noi stessi, lontano da Babbo Natale e vicino agli ultimi», affermano i comici che nel 2020 gireranno l’Italia con uno spettacolo teatrale per festeggiare il loro sodalizio.
Tornando all’anno zero, quello che più hanno apprezzato è stata «la mancanza dei post dei politici su Facebook o Twitter. Solo per questo ritornerei ai tempi della pietra», dice Picone. «Oppure bisognerebbe tagliare le dita ai politici», conclude l’amico.